L’allerta arriva dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: è boom di allergie ai cipressi, tipica del centro Italia.
Incluso nell’elenco degli allergeni in epoca piuttosto recente, il cipresso è causa di una allergia che fino a qualche decennio fa era considerata piuttosto rara ma che negli ultimi anni ha visto aumentare la sua incidenza fino ad interessare quasi il 10% della popolazione Italiana. Un aumento, questo, che potrebbe essere dovuto anche al progressivo riscaldamento globale che ha portato a una maggiore quantità di pollini rilasciati nell’aria. Ed il problema riguarda in particolare modo le regioni del centro Italia: Toscana, Umbria e Lazio.
Questo tipo di allergia colpisce soprattutto i bambini: secondo stime recenti infatti solo nella regione Lazio sarebbero presenti tra i 5 mila e i 15 mila bambini tra 0 e 14 anni allergici al cipresso. Il periodo di pollinazione di questa pianta è molto vario e può andare da gennaio fino ad aprile fino ad estendersi, in alcune zone del sud Italia, da novembre fino al mese di giugno.
L’allergia si manifesta con i sintomi tipici, come rinite allergica, congiuntiviti, infiammazioni alla gola e, più raramente, asma bronchiale.
La diagnosi, al solito, si basa su un’attenta vista allergologica con effettuazione di prove specifiche, quali il prick test per inalanti. Anche i rimedi sono quelli tipici delle riniti allergiche: antistaminici, spray nasali, farmaci cortisonici nei casi più gravi. Molto efficace è la iposensibilizzazione specifica al cipresso, cioè il vaccino, che può essere somministrato per via sottocutanea ma anche sublinguale.