In caso di allergia al gatto con sintomi gravi o che influenzino in maniera pesante la qualità della vita è possibile ricorre a quello che viene comunemente chiamato vaccino per allergia al gatto, disponibile anche per gli allergeni del gatto. Questa terapia, in termini medici è più correttamente definita immunoterapia specifica ipo-sensibilizzante.
Un po’ di gatto in ognuno di noi, soprattutto se fai il vaccino contro l’allergia al gatto
Si tratta di una terapia che prevede la somministrazione dell’allergene, in dosi via via crescenti nell’arco di alcune settimane o mesi; successivamente, una volta raggiunta la dose di mantenimento, si prosegue con la somministrazione per un periodo di tempo relativamente lungo, solitamente di 3-5 anni (complessivi).
Nella pratica?
L’allergene può essere somministrato per via sublinguale, cioè attraverso alcune gocce poste sotto la lingua del paziente, oppure tramite iniezioni sottocutanee.
Come ricorda anche questo importante documento presente sul sito della Società Italiana di Medicina Generale, l’assunzione ripetuta nel tempo e in dosi crescenti dell’allergene consente al sistema immunitario di “imparare” a tollerare la sostanza in questione e porta dunque a una notevole riduzione (fino alla scomparsa) dei sintomi e della sensibilizzazione allergica.
Quando è consigliato il vaccino al gatto?
Trattandosi di una terapia che prevede la ripetizione di più cicli della durata di un anno, il vaccino per l’allergia al gatto viene consigliato quando la patologia provoca sintomi importanti, a volte difficilmente trattabili in maniera adeguata con terapie farmacologiche o che ne richiederebbero una assunzione costante. In tutti questi casi il vaccino antiallergico – oltre che un “investimento” per la propria salute – può risultare non soltanto utile per ridurre i sintomi ma anche conveniente dal punto di vista economico, sul lungo termine, poiché consente di ridurre notevolmente la quantità di farmaci che devono essere assunti e dunque acquistati.
Naturalmente l’assunzione di un allergene in soggetti con sintomi gravi non è cosa da sottovalutare, e proprio per questo la terapia deve essere effettuata rigorosamente sotto controllo medico, presso lo studio dell’allergologo, in modo che si possa intervenire adeguatamente nel caso in cui si manifestino reazioni allergiche.
3-4 anni di trattamento ma ottieni i primi miglioramenti fin dai primi mesi
La massima efficacia del vaccino per allergia al gatto viene raggiunta dopo tre-quattro anni di trattamento, ma è bene sapere che sin dai primi mesi è possibile godere dei primi miglioramenti.
Per approfondire
- Allergia al gatto: sintomi, cause e rimedi
- L’allergia al gatto si manifesta anche in posti dove non ci sono gatti, perché?
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