È un errore comune associare la presenza di allergie solo al periodo primaverile o estivo, perchè riniti allergiche, occhi arrossati e starnuti frequenti sono in agguato tutto l’anno. A differenza di quel che accade nella bella stagione, però, sono più difficili da riconoscere, perché possono essere facilmente confusi con un comune raffreddore o con altri malanni di stagione.
Ad essere maggiormente esposti all’insorgenza di allergie nel corso dell’inverno sono i soggetti allergici a piante dalla fioritura precoce, come il cipresso, la betulla, l’ontano o il nocciolo.
Se novembre e dicembre possono essere considerati due mesi di “tregua”, con una bassa concentrazione di pollini nell’aria (ma attenzione alle muffe…), già da gennaio vengono generalmente rilevate medie o alte concentrazioni di pollini di cipresso e nocciolo. La presenza di questi pollini si intensifica poi nel mese di febbraio. Poco dopo, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, anche la concentrazione di pollini di betulla e pioppo comincia a salire.
Oltre alle allergie legate alle fioriture e alla presenza di pollini, inoltre, occorre considerare la gran quantità di allergici agli acari della polvere e al pelo di gatto, due tipologie di allergeni che l’inverno non riesce a debellare.
In tutti questi casi è importante essere in grado di distinguere i sintomi dell’allergia da quelli del raffreddore e rivolgersi al proprio medico quando i normali rimedi per il raffreddore risultano inefficaci, per verificare che la diagnosi sia corretta e che dietro gli starnuti e il naso colante non si nasconda, anziché un malanno di stagione, una fastidiosa allergia.
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