Può accadere, ma è una eventualità molto rara: parliamo della allergia al silicone. Grazie alla sua particolare biocompatibilità il silicone viene utilizzato in numerosi campi della medicina, come le protesi per gli impianti al seno e il rivestimento degli aghi, ma anche in molti altri ambiti, per esempio per la produzione di oggetti di uso comune come gli utensili da cucina o altri prodotti commerciali.
Nel primo caso si parla di “silicone medicale” e ci si riferisce a una sostanza inerte e il cui impiego viene considerato sicuro anche a contatto con del tessuto vivo. Questo tipo di silicone viene impiegato anche nella realizzazione di cateteri, biberon e protesi facciali. In questa forma,non sono noti casi in cui il silicone abbia scatenato reazioni allergiche. A causare l’allergia invece possono essere con aggiore probabilità additivi o altri elementi presenti.
Quello che si utilizza per la realizzazione di utensili da cucina e oggetti di uso comune è invece silicone industriale: quest’ultimo non è puro e non viene sottoposto a test rigorosi come avviene nel caso del silicone medicale e proprio per questo può accadere che contenga contaminanti potenzialmente allergizzanti.
La maggior parte delle persone, quando si fa riferimento al silicone, fanno riferimento alle protesi al seno. A questo proposito è opportuno chiarire che il rischo di reazioni allergiche al silicone in seguito all’impianto di protesi è molto basso. Questo in virtù del fatto che le protesi utilizzate per gli impianti racchiudono il silone in un guscio molto resistente dal quale difficilmente può fuoriuscire. L’impiego del silicone liquido, a volte impiegato per iniezioni cosmetiche, può invece risultare più problematico, al punto che queste pratiche stetiche sono vietate in molti Paesi e vengono generalmente sconsigliate. L’uso del silicone liquido infatti può causare infiammazioni del tessuto, granulomi o embolie, migrando dal sito di iniezione. In questi casi, il dolore è il primo palese sintomo di una reazione allergica o di una complicanza.
Sempre in ambito medico, il silicone viene impiegato anche nella realizzazione delle maschere per pazienti con apnea ostruttiva. In questi casi quando sono state rilevate reazioni allergiche in seguito al contatto con questi dispositivi medici la causa è stata individuata nella presenza di lattice, gomma o altri contaminanti, come le vernici impiegate per la colorazione della maschera, anziché nella presenza di una vera e propria allergia al silicone.
È bene però precisare che, sebbene le allergie al silicone siano rare, un individuo, potenzialmente, potrebbe sviluppare allergie verso quasi ogni sostanza esistente e, quindi, anche il silicone non fa eccezione. Evitare il contatto con gli oggetti che provocano l’allergia e sottoporsi ai test allergologici prescritti dal proprio medico è il modo migliore per affrontare il problema, determinare con certezza la causa dell’allergia e adottare la migliore terapia
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