L’allergia e la conseguente infiammazione provocata dalla reazione del sistema immunitario è stata collegata a un maggiore rischio di sviluppo di una forma di cancro. Principale responsabile dello sviluppo del tumore sarebbe l’istamina, il neurotrasmettitore che è tra i principali mediatori chimici dell’infiammazione.
A scoprire questa connessione sono stati i ricercatori della Virginia Commonwealth University Massey Cancer Center in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Leukocyte Biology (qui un abstract) che ha valutato l’effetto dell’istamina sullo sviluppo e crescita del tumore. Tra i ricercatori che hanno condotto lo studio, il dottor Daniel H. Conrad, professore di microbiologia e immunologia alla VCU School of Medicine e membro del Cancer Cell Signaling research program della Massey insieme Sheinei J. Saleem e Rebecca K. Martin. Gli studiosi hanno condotto una serie di test su modelli animali dai quali è emerso che inibendo la produzione di istamina era possibile interrompere anche il processo alla base della crescita del cancro. Il tipo di cancro preso in esame, in questo caso, è stato il melanoma, pericoloso tumore della pelle.
Dai test è dunque emerso che l’istamina, il componente del sistema immunitario che reagisce alla presenza di agenti patogeni e allergeni, può provocare infiammazione e che quest’ultima può contribuire ai processi di malattia che si instaurano con il cancro. Ne consegue che intervenire sulla produzione di istamina può ridurre i rischi di infiammazione e dunque, potenzialmente, di sviluppare tumori. Agire sull’istamina, inoltre, potrebbe addirittura rivelarsi utile per bloccare la crescita del tumore nei casi in cui si è già sviluppato.
L’istamina viene prodotta dai mastociti, presenti in grandi quantità nel naso, nella bocca e nei vasi sanguigni. Il ruolo dei mastociti è quello di difendere l’organismo dagli agenti patogeni. In questo studio, nel dettaglio, i ricercatori hanno evidenziato che l’istamina è responsabile dell’attivazione, della sopravvivenza e della proliferazione di particolari cellule, indentificate con l’acronimo MDSCs. Queste cellule favoriscono la crescita tumorale e sono in grado di sopprimere l’azione del sistema immunitario. Lo studio dei ricercatori della Virginia Commonwealth University Massey Cancer Center inoltre ha dimostrato che le MDSCs possono essere ridotte attraverso l’impiego di semplici farmaci antistaminici da banco.
Questi esperimenti contribuiscono ad alimentare la già importante mole di dati che suggeriscono come ci sia un legame tra l’infiammazione allergica e la possibilità di sviluppare alcuni tipi di tumore. Tuttavia questi dati, al momento, non consentono di trarre conclusioni definitive e non permettono di capire se nell’uomo questo legame veramente esista e quanto sia importante.
Né inoltre sappiamo, come ha specificato lo stesso Dottor Conrad, se i farmaci per la cura delle allergie potranno mai avere un ruolo in questo campo.
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