Si è tenuta dal 7 al 13 aprile scorsi la World Allergy Week 2014 in occasione della quale la World Allergy Organization (WAO) ha radunato in una conference call esperti di 95 nazioni per discutere sul tema “Anafilassi – quando le allergie sono gravi e fatali”. Nel corso dell’incontro si è discusso di quali strategie attuare per aumentare la consapevolezza in merito al rapporto tra anafilassi e malattie allergiche.
L’anafilassi è una grave reazione allergica che compare a seguito della esposizione a cibi, medicinali o in seguito a punture di insetto, che rappresentano le maggiori minacce. La reazione allergica coinvolge più organi del corpo. I sintomi, che differiscono da un episodio ad un altro, possono coinvolgere la pelle o le mucose, possono portare a problemi respiratori, cardiovascolari o addominali e ad altri sintomi generalizzati. Se non trattata in maniera appropriata e tempestiva, l’anafilassi può portare alla morte.
“Prevenire reazioni allergiche gravi e accidentali deve essere uno sforzo che coinvolge tutta la comunità” ha detto il dottor Lanny Rosenwasser, presidente della World Allergy Organization, “Individui, famiglie, scuole e industria alimentare, così come le strutture sanitarie, devono avere ben chiaro cos’è l’anafilassi, cosa la provoca e come può essere trattata e prevenuta. Sapere come comportarsi in caso di shock anafilattico, riconoscere i sintomi e conoscere le procedure di emergenza, come la somministrazione di adrenalina e la corretta posizione che deve essere adottata in caso di shock, dovrebbero essere parte del bagaglio culturale di ognuno”. Rosenwasser inoltre ha ribadito la necessità per i soggetti con ipersensibilità agli allergeni di consultare regolarmente il proprio allergologo per valutare i rischi di shock anafilattico e di sviluppare piani di azione per contrastare eventuali episodi di anafilassi. Tra le prime azioni da compiere, portare sempre con se gli auto iniettori di epinefrina (adrenalina).
I soggetti a rischio di grave e fatale shock anafilattico a causa di patologie concomitanti come asma, problemi coronarici o di pressione sanguigna inoltre dovrebbero discutere con il proprio medico i possibili rischi e le contromisure da adottare, anche in merito allo stile di vita quotidiano.
“Il tema dell’anafilassi inoltre deve essere introdotto anche a livello industriale. L’indicazione della presenza di allergeni sulle etichette, precauzioni in fase di produzione e preparazione del prodotto per evitare contaminazioni e packaging corretto, per esempio, sono accorgimenti che non vengono completamente implementati in molti Paesi del mondo” ha aggiunto il dottor Rosenwasser.
Per aumentare la consapevolezza sul tema delle allergie gravi e del rischio di shock anafilattico nel corso della World Allergy Week sono stati organizzati molti eventi locali su questo tema. La WAO inoltre continuerà il suo impegno anche nei prossimi mesi per la diffusione di informazioni e dettagli in proposito. Per saperne di più visita il sito WAO www.worldallergy.org.
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