Un piccolo insetto proveniente dall’Australia potrebbe rappresentare una soluzione alla diffusione dell’ambrosia, pianta infestante responsabile di allergie fastidiose per gran parte della popolazione italiana, in particolare nella zona dell’Alto Milanese (16% della popolazione affetta).
L’insetto in questione sarebbe la Ophraella communa, un coleottero che è accidentalmente giunto nel Nord Italia, e in particolare nel territorio rhodense. Arrivato qui proprio come l’ambrosia, pianta di cui si nutre, in conseguenza di fitti scambi commerciali e della circolazione di merci e persone, il piccolo coleottero avrebbe provocato una diminuzione nei livelli di polline presenti nel corso del 2013 e, per questo, rappresenterebbe un ottimo candidato per la lotta biologica a questa pianta altamente allergenica.
Al momento, l’attività del piccolo insetto viene osservata dagli esperti dell’ASL Milano 1 (cui fa riferimento un gruppo di Comuni del nord ovest della Provincia di Milano tra i più infestati dall’ambrosia in Europa), che lo hanno messo alla prova in tre campi agricoli controllati. Prima che da queste prove si possa arrivare a una conferma ufficiale della sua utilità, dunque, passerà ancora del tempo.
Gli effetti dell’introduzione di questo insetto nelle nostre zone è stato illustrato anche in occasione della terza conferenza internazionale sull’ambrosia, in programma a Rho (Milano) il 4 e 5 aprile, presso il collegio dei padri Oblati.
L’ambrosia è ormai tra le principali responsabili dell’insorgere di allergie nel nord Italia. Uno studio condotto dall’ASL col la partecipazione dell’Ambulatorio di Allergologia dell’ospedale di Magenta ha infatti rilevato che, negli anni tra il 2008 e il 2010, bel il 71% di tutti i nuovi allergici avevano sviluppato una allergia all’ambrosia. Ogni anno, sono circa 3250 i soggetti ai quali viene diagnosticata questo tipo di allergia: si tratta di ben il 38% di tutte le allergie respiratorie diagnosticate.
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