E’ possibile essere allergici alle muffe? La risposta è sì, e molto spesso in questi casi è proprio l’alternaria la causa di queste allergie.
Responsabile di un gran numero di riniti allergiche, dermatiti e attacchi d’asma, l’alternaria è un genere di fungo che, proliferando, genera una muffa che si diffonde con facilità in ambienti umidi e che potrebbe comparire anche dentro casa, se non si adottano adeguate misure per evitare la sua presenza.
Dove prolifera l’alternaria?
Ecco dove prolifera questa sgradita coinquilina e come sfrattarla per sempre.
L’ambiente ideale per le colonie di alternaria ha un alto tasso di umidità, generalmente superiore al 65%, ed ha una temperatura compresa tra i 18 e i 32 gradi. Questa muffa, di colore grigio verde o marrone, compare generalmente su frutta e legno in decomposizione, sulle foglie di molte piante e sul terreno umido, ma può fare la sua comparsa anche nell’acqua di condensa che spesso si forma sulle finestre di casa.
A provocare un gran numero di allergie è la ridotta dimensione delle spore di alternaria, che risultano quindi facilmente inalabili e che, nei climi temperati come il nostro, restano presenti nell’aria per un periodo piuttosto esteso, che va dal mese di maggio sino a novembre, con picchi di presenza nel periodo di fine estate e inizio autunno.
I sintomi di una allergia alla alternaria sono quelli tipici di una allergia respiratoria: rinite, congiuntivite e spesso asma.
Come combattere la presenza di questa muffa?
Per tenere lontana l’alternaria dalla propria casa è bene seguire poche semplici regole:
- evitare l’accatastamento di legna in luoghi umidi o esposti alla pioggia
- evitare di riporre nell’armadio indumenti o scarpe umide: umidità e assenza di luce favoriscono il proliferare delle muffe
- assicurarsi di conservare correttamente gli alimenti per evitare la formazione della muffa
- mantenere sottocontrollo l’umidità degli ambienti, arieggiandoli frequentemente ed eventualmente utilizzando un deumidificatore
- effettuare di frequente la manutenzione e la pulizia degli impianti di condizionamento e del condizionatore dell’auto, per evitare che nei vecchi filtri si annidi la muffa
- limitare la presenza di piante all’interno della casa e monitorare le loro condizioni di salute facendo attenzione alla comparsa di muffe sulle foglie o sul terreno
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