L’allergia alimentare al grano è tra quelle maggiormente frequenti tra i bambini ed è provocata, come tutte le allergie, da una reazione IgE mediata del sistema immunitario, che reagisce riconoscendo come “nemiche” alcune proteine “innocue” contenute nel frumento.
Tra le proteine contenute nel grano vi è anche il glutine, ma è molto importante non confondere l’allergia al grano con un’altra patologie che coinvolge il glutine: la celiachia. Cause e conseguenze di queste due patologie, infatti, sono molto diverse. La celiachia non causa una reazione allergica IgE mediata ma una reazione di diverso tipo da parte del sistema immunitario che si verifica nell’intestino causando infiammazione nella parete intestinale e difficoltà nell’assorbimento dei nutrienti.
Nel frumento le proteine allergeniche sono di quattro tipi: globuline, gliadine, glutenine e albumine. I cibi che contengono queste proteine sono tutti quelli prodotti con derivati del grano: pane, pasta, cracker, torte, brioches, ma anche insaccati, gelato, caramelle, ketchup e salsa di soia.
I sintomi di una allergia al grano sono quelli tipici delle allergie alimentari, con gonfiori o pruriti a bocca e palato, problemi digestivi e intestinali, comparsa di eczemi o orticaria. In alcuni casi, tra i sintomi figurano anche asma e rinite. Quando l’allergia è particolarmente grave, infine, vi è il rischio di uno shock anafilattico.
Un elemento che differenzia fortemente l’allergia al grano dalla celiachia è il fatto che spesso l’allergia al grano è transitoria: i primi sintomi tendono a presentarsi durante i primi anni di vita, per poi scomparire con lo sviluppo, intorno ai cinque anni di età.
Se, adulti o bambini che siate, sospettate di essere affetti da una allergia al grano o da celiachia è essenziale che vi rivolgiate al medico o all’allergologo per effettuare gli opportuni accertamenti diagnostici. Nel caso dell’allergia al grano i test diagnostici sono quelli consueti per le allergie alimentari: prick test, ricerca delle IgE con un prelievo di sangue e, quando necessario, test di provocazione. Nel caso i test confermassero una allergia al grano si procederà ad una dieta di eliminazione, escludendo dal proprio regime alimentare tutti i cibi contenenti grano o derivati. Con tutta probabilità sotto la guida del medico si potrà in un secondo momento procedere con una graduale reintroduzione dei cibi eliminati, per verificare se i sintomi si ripresentano o se invece è possibile tornare stabilmente ad un regime alimentare senza esclusioni.
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