Se è ormai cosa nota che la presenza di allergie, come la rinite allergica, incide negativamente sulla qualità della vita e sul benessere psicologico del paziente, un recente studio ha dimostrato che il legame tra stress e allergia può anche essere di senso inverso: l’aumento di stress, soprattutto se prolungato, può infatti provocare un peggioramento nei sintomi della rinite allergica.
La rinite allergica è una delle più comuni patologie croniche e interessa fino al 30% della popolazione. I sintomi più comuni includono congestione nasale, prurito agli occhi e al naso, starnuti frequenti. Proprio la presenza di questa sintomi influisce su molti aspetti della vita dei pazienti, andando ad incidere negativamente sulla produttività sul posto di lavoro, sulla capacità di concentrazione e sul loro benessere psicofisico.
Un gruppo di ricercatori della Ohio State University ha però dimostrato che non soltanto i sintomi della rinite allergica sono motivo di stress per i pazienti ma che è vera anche la relazione contraria: l’aumento di stress, soprattutto se prolungato, ha effetti negativi sulla salute dei pazienti allergici, peggiorando i sintomi dell’allergia.
I ricercatori hanno reclutato 179 soggetti con alle spalle una storia clinica di rinite allergica. I soggetti sono stati seguiti per 12 settimane monitorando il peggioramento dei sintomi della loro allergia. I soggetti che hanno manifestato due o più episodi di peggioramento dei sintomi nel corso delle 12 settimane sono stati inseriti in un primo gruppo mentre chi ha riportato meno di due episodi di peggioramento dei sintomi è stato inserito in un secondo gruppo. A tutti i partecipanti al test è stato chiesto di segnalare ogni evento stressante. Ogni evento portatore di stress è stato poi accoppiato a un punteggio relativo alla sua gravità, lo “stress score”.
Il 39% dei soggetti reclutati è stato inserito nel primo gruppo (quello con il maggior numero di episodi di peggioramento dei sintomi dell’allergia) mentre il 61% è stato inserito nel secondo gruppo. Tra i due gruppi non sono state rilevate differenze significative di età, genere o di salute. Non sono inoltre state rilevate differenze nei livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) o sintomi di depressione. Nessuno dei soggetti ha utilizzato medicinali antiallergici nel corso dello studio.
Lo studio ha invece rivelato una associazione significativa tra alti punteggi nello “stress score” e la probabilità di reazioni allergiche acute (peggioramento dei sintomi) nel corso dello studio. Uno “stress score” elevato non ha portato necessariamente al peggioramento dei sintomi nello stesso giorno in cui si è verificato l’evento stressante, ma si è dimostrato come un elemento in grado di peggiorare i sintomi dell’allergia dopo diversi giorni di stress.
Lo stress è dunque in grado di aumentare le probabilità che i sintomi dell’allergia peggiorino, in particolar modo in quei soggetti sottoposti a episodi stressanti in maniera costante e prolungata. Un’altra buona ragione per cercare di ridurre i livelli di stress nella vita di tutti i giorni.
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