Dermatite atopica, asma bronchiale, raffreddore da fieno: sono le tappe tipiche per chi soffre di allergia sin dall’infanzia. La successione di queste tre patologie durante l’infanzia viene definita “marcia allergica”, un termine che descrive il percorso che i bambini predisposti alle allergie compiono lasciandosi alle spalle una forma di allergia per soffrire poi subito dopo di una nuova forma. In alcuni casi, le tre affezioni possono anche comparire contemporaneamente.
Nella primissima infanzia è la dermatite atopica che colpisce il maggior numero di bambini, in una percentuale intorno al 10-15% dei bimbi al di sotto dei tre anni. Con il passare del tempo spesso gli eczemi dovuti ad allergia migliorano o spariscono, ma circa la metà dei bambini colpiti sviluppa in seguito un’asma brochiale, che generalmente compare intorno ai due anni. In età scolastica, infine, fanno la sua comparsa le riniti allergiche com l’allergia ai pollini e agli acari della polvere.
Il primo passo di questa marcia allergica, la dermatite atopica, è generalmente connesso con l’assunzione di alimenti. Nei soggetti geneticamente predisposti infatti può accadere che gli anticorpi contro determinati alimenti (i più frequenti sono uova di gallina e latte) si sviluppino presto anche se in alcuni casi non si presentano i sintomi dell’allergia. Questa sensibilizzazione in tenera età però può aumentare il rischio di una successiva sensibilizzazione ad altri allergeni, come per esempio acari e peli di animale. È noto per esempio che il 45% dei bambini sensibilizzati alle proteine del pollo sviluppa anche anticorpi contro gli acari e che, intorno ai cinque anni, il 40% di questi soggetti soffre di asma.
Per una diagnosi precoce e una prevenzione di queste patologie è importante effettuare una diagnosi precoce, analizzando la predisposizione genetica del bambino: se uno dei due genitori soffre di allergie il rischio che il bambino sia allergico è del 30%, una percentuale che sale al 50-70% se a soffrire di allergia sono entrambi i genitori. In questi casi è bene effettuare tutte le dovute analisi sin dalla tenera età, per mettere il pratica le misure preventive e scongiurare una carriera allergica. Purtroppo, in molti casi, l’allergia viene individuata soltanto a carriera allergica iniziata, cioè alla comparsa dei primi eczemi. Attenzione, infine, a non escludere il rischio di allergie nei casi in cui non vi sia familiarità con la patologia: due terzi dei bambini infatti non presentano alcuna predisposizione familiare alle allergie, eppure il 15% di loro soffre di allergie.
Per individuare la presenza di allergie sin dalla tenera età è possibile eseguire test cutanei o individuazione degli anticorpi specifici presenti nel sangue, tutti esami cui possono essere sottoposti anche bambini piccoli.
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