In media, un adulto utilizza un minimo sette diversi prodotti cosmetici al giorno. Con un impiego così diffuso sia tra gli uomini che tra le donne, non sorprende che le allergie scatenate dall’uso di cosmetici siano piuttosto comuni (negli Stati Uniti e in Europa è stato calcolato che circa il 10% della popolazione adulta soffre di allergia a uno o più ingredienti contenuti nei cosmetici).
Nella maggior parte dei casi si tratta di allergie non gravi, con sintomi come arrossamenti temporanei e lievi dermaiti da contatto che sono in molti a liquidare come una semplice irritazione, senza consultare un allergologo o un medico. Un errore, perché conoscere il proprio corpo e sapere quali allergeni scatenano una reazione allergica significa non soltanto tutelare la propria salute oggi ma anche prevenire future reazioni allergiche più gravi (come fotosensibilizzazione, orticaria, anafilassi), magari proprio nel giorno in cui avevamo scelto di utilizzare un nuovo promettente cosmetico per essere al meglio.
In molti ritengono che un buon metodo per scongiurare l’insorgenza di allergie sia quello di scegliere cosmetici con ingredienti naturali: un altro errore. Una buona parte delle sostanze allergizzanti sono infatti proprio proteine naturali, e questo è ancora più importante nei soggetti che già sanno di essere allergici ai pollini delle piante (ci può essere una reattività crociata tra il polline cui si è allergici e il componente vegetale del cosmetico).
Tra gli ingredienti presenti nei cosmetici che sono più spesso responsabili di reazioni allergiche, il podio è composto da coloranti, al terzo posto, conservanti, al secondo, e profumi, al primo.
Per la produzione dei cosmetici infatti possono essere utilizzati oltre cinquemila diverse essenze profumate, utili per rendere più gradevole il prodotto ma anche principali indiziati in caso di reazione allergica.
I conservanti, invece, vengono impiegati per scongiurare l’insorgenza di batteri e muffe e per far durare i prodotti più a lungo. Tra i conservanti maggiormente allergenici vi sono i parabeni.
Al terzo posto tra i responsabili di allergie ai cosmetici ci sono i coloranti, come la PFD (parafenilendiamina), spesso presente nelle colorazioni per capelli.
La lista dei possibili allergeni contenuti nei prodotti per la cosmesi e la bellezza potrebbe continuare ancora a lungo. Come difendersi, allora, da possibili allergie senza rinunciare a prenderci cura della nostra bellezza? Imparando a leggere bene l’etichetta dei prodotti con l’elenco degli ingredienti (quello che in gergo si chiama INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), ma soprattutto imparando a conoscere bene il nostro corpo e le nostre allergie.
Alla comparsa di una sospetta reazione allergica, infatti, è importante consultare il proprio allergologo ed eventualmente programmare un patch test, un semplice esame non invasivo che è in grado di verificare quali sostanze sono responsabili della reazione allergica. Infine, quando si applica per la prima volta un prodotto è sempre bene fare un patch test casalingo, applicandolo su una piccola parte del corpo per verificare che non provochi alcuna reazione avversa. Solo dopo, si potrà godere a pieno di tutti i benefici del nostro prodotto di bellezza preferito in tutta sicurezza.
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