Una delle forme allergiche più diffuse è quella dovuta agli acari della polvere: si tratta di piccoli artropodi che troviamo comunemente nelle nostre case e che si nutrono di desquamazioni umane ed animali, quindi principalmente frammenti di pelli e peli. L’allergia all’acaro della polvere è causata dall’inalazione di resti di acari morti o delle loro defecazioni; non è ovviamente soggetta a stagionalità.
Come si manifesta?
Dato che alcuni dei sintomi sono del tutto simili a quelli di un comune raffreddore, durante il periodo invernale accade di frequente che un soggetto allergico si chieda se abbia contratto un’affezione virale, un semplice raffreddamento, o se i sintomi che manifesta siano dovuti ad una reazione allergica. La differenza però, è presto fatta se pensiamo, prima di tutto, che l’allergia – a differenza del raffreddore – può durare anche diverse settimane;in secondo luogo, nelle sindromi da raffreddamento di tipo infettivo il colore delle secrezioni nasali tende ad essere più giallo, mentre nell’allergia le secrezioni sono tipicamente trasparenti.
Dove troviamo gli acari della polvere?
Ma quali sono le condizioni favorevoli alla proliferazione degli acari?
L’ambiente ideale per la proliferazione degli acari è quello dove ci sia scarsa ventilazione, alto tasso di umidità, alte temperature (soprattutto se superiori ai 20°C), presenza di tappeti e moquette dove possa annidarsi.