Ancora una volta, c’è la riprova che i benefici del vaccino contro l’influenza superano le controindicazioni. E questo vale anche per i soggetti che soffrono di allergia all’uovo.
La rassicurazione arriva direttamente dal Canada. Un’equipe di scienziati e medici dell’ospedale di Sainte Justine, a Montreal, hanno osservato le reazioni di un campione di 367 pazienti, per la maggior parte bambini, che per oltre 5 anni si sono sottoposti alla vaccinazione influenzale. Un terzo dei soggetti analizzati soffre di allergie all’uovo.
L’obbiettivo della ricerca era di valutare il rischio del vaccino per i soggetti, in particolare i bambini, che soffrono di allergia all’uovo.
Va infatti detto che i vaccini, che annualmente in Italia, in Europa e nel mondo occidentale in genere, vengono somministrati a milioni di soggetti, nel processo di produzione possono venire a contatto con proteine dell’uovo.
Il dubbio era quindi che i soggetti sensibili a queste sostanze potessero trovare delle serie controindicazioni in caso di vaccinazione.
Nei 5 anni di osservazione, però, nessuno dei 367 ha mostrato reazioni allergiche al vaccino, se si fa eccezione per 13 soggetti, che hanno mostrato delle leggerissime manifestazioni di prurito della pelle o di orticaria.
Le conclusioni dei ricercatori tranquillizzano dunque le persone allergiche alle uova di gallina: si possono vaccinare contro l’influenza; nel loro interesse, e in quello della loro comunità.
Ogni anno in Italia si ammalano di influenza dai 3,5 ai 6 milioni di persone; e 6-7 mila persone muoiono per complicanze legate ai virus influenzali (negli Stati Uniti il numero di decessi arriva a 50 mila). Nonostante questo, negli ultimi anni la tendenza cui assistiamo è quella di una diminuzione del numero dei vaccinati: si è calcolato che il tasso di copertura arriva anche al 50% e gli anziani sono la categoria che, pur avendone teoricamente più bisogno, meno si vaccina.
Leggi qui la ricerca pubblicata su The Journal of Allergy and Clinical Immunology