La patologia dell’asma
Ti è stata diagnosticata l’asma alcuni anni fa, ma senza utilizzare dei test obbiettivi ed affidabili?
Sappi che potrebbe trattarsi di una diagnosi affrettata, o comunque erronea.
Questa possibilità è stata individuata durante una ricerca condotta da un’equipe dell’Ottawa Hospital, guidata dal dott. Aaron, in Canada.
L’asma è una patologia cronica che riguarda le vie respiratorie, in particolar modo i bronchi. Ne soffrono 300 milioni di persone in tutto il mondo e, mediamente, un americano su 12. Ma stando ai risultati di questa ricerca potrebbe trattarsi di un fenomeno sovrastimato.
I risultati della ricerca canadese
L’equipe di ricercatori ha selezionato in maniera del tutto casuale 613 pazienti adulti – provenienti da 10 città canadesi tra il gennaio 2012 e il febbraio 2016 – cui nei 5 anni precedenti era stata diagnosticata l’asma.
Effettuando nuovamente i test (misurazione domiciliare del picco di flusso, spirometria, test di broncostimolazione) l’asma è stata confermata solo in 410 casi! I rimanenti 203, ovvero il 33% dei soggetti, sono risultati negativi ai test e per i successivi 12 mesi, sotto il monitoraggio continuo del team di ricercatori e medici, hanno sospeso i loro farmaci. E da qui è arrivata un’ulteriore conferma dell’ipotesi: oltre il 90% di questi 203, nel primo anno, non ha presentato sintomi di difficoltà respiratoria o di occlusione delle vie bronchiali.
L’errore diagnostico
Cosa può aver portato ad un errore di così vasta portata e dalle conseguenze non trascurabili?
Va detto infatti che, in seguito alla prima diagnosi, quella sbagliata, l’80% aveva assunto farmaci, e il 35% lo faceva giornalmente.
Nell’11.8% dei casi si è assistito ad una scomparsa spontanea della patologia respiratoria (il caso si verifica ed è infatti documentato in letteratura). In tutti gli altri casi, si è trattato invece di una diagnosi sbagliata.
In 12 casi sui 203 “non asmatici”, i medici hanno riscontrato patologie cardiocircolatorie gravi, che molto probabilmente all’origine erano state confuse con delle forme di asma.
Il dott. Aaron, a conclusione della ricerca, insiste sull’importanza di una diagnosi precisa.
Come nessun ortopedico diagnosticherebbe la frattura di un osso senza un esame radiologico e come nessun medico parlerebbe di diabete senza un preventivo esame del tasso di zuccheri nel sangue, allo stesso modo la diagnosi di asma – insiste il dott. Aaron – deve passare preventivamente attraverso un esame spirometrico.
Noi inoltre vi ricordiamo che l’eventuale sospensione dei farmaci per curare l’asma va valutata solo assieme al medico curante o all’allergologo.