L’allergia al caffè è abbastanza rara: la letteratura scientifica ne ha identificati solo alcuni casi, in particolare tra le persone che, per motivi professionali (raccolta, lavorazione, conservazione), entrano spesso in contatto con i chicchi di caffè verde e la loro polvere. Ma anche altri soggetti possono soffrire di allergia alla caffeina.
Distinguere tra allergia al caffè e intolleranza
I sintomi dell’allergia al caffè possono riguardare l’apparato gastro intestinale:
- Nausea e vomito
- Crampi addominali
- Diarrea
l’apparto circolatorio e cardiaco:
- Pulsazioni deboli o picchi elevati di pressione sanguigna
- Respiro difficoltoso o sibilante
- Perdita di coscienza
o la cute:
- Pallore
- Rush cutanei
Nei casi più gravi, il soggetto allergico può andare in contro a shock anafilattico, con conseguenze molto gravi.
Chi invece non è allergico, bensì solamente intollerante al caffè o particolarmente sensibile a determinate sostanze che ne sono contenute, manifesta altri sintomi, che non hanno nel modo più assoluto conseguenze pesanti come quelle derivanti dall’allergia, tantomeno pericolose per il soggetto.
I sintomi più comuni dell’intolleranza al caffè sono:
- Sensazioni di disagio
- Irritabilità del carattere
- Ansia e nervosismo
- Insonnia o turbe del sonno
- Crampi addominali
- Pressione sanguigna elevata e alta frequenza cardiaca
- Spasmi muscolari involontari
Generalmente questi sintomi, nelle persone che soffrono “solo” di intolleranza al caffè, scompaiono completamente cessando il consumo della bevanda. In questi soggetti durante i periodi di consumo di caffè si può assistere ad incrementi di disturbi gastrointestinali già presenti, come reflusso o bruciore di stomaco. Infatti, la caffeina presente nel caffè rilassa gli sfinteri posti nella parte terminale del tubo digestivo, causando una risalita degli acidi.
Troppa caffeina o allergia al caffè?
Può accadere che qualcuno, che in realtà sta semplicemente bevendo dosi eccessive di caffè, stia male e pensi di essere allergico alla caffeina.
Si consideri che il consiglio è quello di non superare una dose giornaliera di 400 milligrammi di caffeina, corrispondenti all’incirca a 4 tazzine di caffè.
Al di là di questo dosaggio è probabile riscontrare la sintomatologia sopra indicata. Questo ovviamente non significa che il soggetto sia allergico!
Cosa evitare a tavola?
Chi è allergico deve evitare il consumo del caffè e della caffeina, in particolare:
- Caffè
- Diversi tipi di tè, tra cui tè verde, bianco e nero
- Bibite energizzanti
- Alcuni soft drink e bibite gassate
- Alcune barrette energetiche
- Cacao
- Cioccolata
Ma anche alcuni chewing-gum, caramelle e vitamine hanno la caffeina tra i loro ingredienti.
Il caffè decaffeinato o il tè possono contenere ancora una piccola quantità di caffeina, che in persone particolarmente sensibili può provocare delle reazioni allergiche.
Leggi ulteriori dettagli sull’allergia al caffè.