“First the heat…Then the storms…Now the…pollen?”…con queste parole un articolo recentemente pubblicato sul periodico USA Newsweek getta ombra sul futuro degli allergici. L’articolo prende in considerazione le conte di pollini (ovvero quante particelle polliniche stanno nell’aria, misurate da appositi rilevatori sparsi nel territorio) nel Nord America, che pare stiano facendo segnare valori altissimi, dei record negli ultimi 25 anni di misurazioni.
L’autrice dell’articolo ipotizza che i cambiamenti climatici, in particolare le forti piogge e l’aumento della temperatura media, possano essere alla base di queste repentine ed importanti modificazioni delle concentrazioni di pollini nell’aria. Ovviamente questa è una notizia molto importante, perché soprattutto per i milioni di persone che soffrono di allergie respiratorie: rinite allergica, asma bronchiale, congiuntivite.
L’articolo cita inoltre studi scientifici ed opinioni di esperti del rinomato CDC di Atlanta, e le loro opinioni non sono affatto rassicuranti!
E voi, quest’anno, avete notato un peggioramento delle vostre allergie durante la stagione primaverile?