Esemplare iniziativa dall’altra parte del mondo per sensibilizzare allergici e non sul tema delle allergie alimentari e per aiutare chi allergico non è a comprendere meglio le sfide che ogni giorno supera chi deve eliminare dalla sua dieta determinati alimenti a causa della sua allergia e del rischi, a volte, di shock anafilattico.
È stata infatti lanciata (dal 12 al 18 maggio) la Food Allergy Week in Australia, una settimana dedicata alla sensibilizzazione e alla diffusione di conoscenza sul tema delle allergie alimentari. L’Australia ha infatti una tra le più alte incidenze al mondo per queste patologie e il numero di allergici sta crescendo in maniera allarmante: secondo recenti stime riportate dalla Allergy & Anaphylaxis Australia un bambino su 10 tra quelli nati oggi in Australia svilupperà una allergia alimentare.
Una reazione allergica, in alcuni casi, può provocare shock anafilattico e mettere a rischi la vita del paziente. Se questo rischio non può essere eliminato, può però essere mantenuto sotto controllo. Per fare questo, una corretta informazione, il supporto della famiglia e la conoscenza dei sintomi di una reazione allergica e delle strategie di prevenzione e primo intervento sono fondamentali.
Tante le iniziative proposte per sensibilizzare la popolazione, tra cui:
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dipingersi un unghia delle mani, per simboleggiare che un bambino ogni 10 in Australia svilupperà una allergia alimentare
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utilizzare appositi badge nel social media per diventare ambasciatori di questa campagna (qui i badge scaricabili)
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promuovere raccolte fondi a livello locale o fare una donazione
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adottare un’allergia
Quest’ultima è forse l’iniziativa più originale e quella che meglio può aiutare chi non è allergico a comprendere le piccole sfide quotidiane che chi soffre di una allergia alimentare affronta e supera. Le istruzioni per adottare un’allergia sono disponibili a questo link, in cui sono riassunti anche i principali tipi di allergie alimentari e i cibi che è necessario evitare per ciascuna di esse. In breve, si chiede ai partecipanti di scegliere una allergia alimentare e poi di evitare il cibo prescelto per una giornata intera. Solo una giornata: ma ci si accorgerà che non è così facile come sembra. Il terzo step per la partecipazione richiede di riempire un diario in cui raccontare la propria esperienza.
Certamente un modo semplice per far capire a chi non è allergico quali problemi incontra ogni giorno chi è costretto ad eliminare dalla propria dieta determinati alimenti. E chissà che da questa esperienza in molti, magari anche ristoratori e fornitori di servizi, non arrivino a pensare a migliori offerte per gli allergici.
Foto: Foodallergyaware.com.au