Succede a molti: si sperimenta un piccolo disturbo e invece di rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista ci si rivolge alla rete e ci si mette alla ricerca di diagnosi fai da te e rimedi improvvisati, il più delle volte scovati su siti generalisti. Niente di più sbagliato. Non soltanto perché si rischia di auto convincersi di avere una gran numero di malattie senza il benché minimo fondamento ma soprattutto perché le informazioni presenti in rete non sempre sono corrette e verificate.
A confermare l’importanza di fare riferimento solo a fonti autorevoli (in rete e non) e a contenuti curati da specialisti del settore arriva ora anche uno studio americano recentemente pubblicato sul Journal of the American Osteopathic Association dal titolo “Wikipedia: proceed with caution”, che dimostra che il 90% delle voci inerenti il tema della salute presenti su Wikipedia (l’enciclopedia libera e partecipativa sul web, che consente a chiunque di arricchire e aggiornare le voci presenti) contiene errori e imprecisioni, fino ad arrivare a vere e proprie colossali bufale.
Lo studio è stato condotto da Robert Hasty della Wallace School of Osteopathic Medicine, nel North Carolina, che ha analizzato e confrontato con la letteratura medica ufficiale i contenuti riguardanti dieci problemi di salute scelti tra quelli più diffusi nella popolazione, come il mal di schiena o l’asma.
I risultati dello studio, che hanno evidenziato in 9 voci su 10 errori e contenuti imprecisi, mostrano quanto sia importante utilizzare come punto di riferimento per la ricerca di informazioni il proprio medico o specialista, o comunque una fonte che faccia riferimento a un professionista del settore.
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