Una ricerca mostra che la qualità della vita percepita da chi è affetto da allergie alimentari è peggiore rispetto a quella dei pazienti affetti da diabete. Il Dottor Anthony Dubois del Beatrix Children’s Hospital, in Olanda, ha messo a punto un test psicologico per misurare la qualità della vita dei pazienti in relazione alla loro salute (HRQL, Health-Related Quality of Life) ed ha comparato i risultati ottenuti da pazienti con allergie alimentari con quelli ottenuti da pazienti affetti da diabete di tipo I. I risultati sono stati sorprendenti: l’impatto negativo sulla qualità della vita è maggiore per i pazienti con allergie alimentari rispetto a quelli affetti da diabete.
La misurazione dell’impatto delle allergie alimentari sulla psicologia dei pazienti è difficile, a causa del fatto che la maggior parte dei pazienti non presenta sintomi per la maggior parte del tempo. Il tasso di mortalità a causa di allergie alimentari inoltre è, fortunatamente, inferiore a quello in relazione al diabete.
Il test messo a punto dal Dottor Dubois può essere sottoposto a pazienti di ogni età ed ha proprio lo scopo di valutare quanto la loro allergia abbia impattato sulla loro qualità della vita. Lo studio ha mostrato una minore qualità della vita percepita soprattutto in quei soggetti che non sono arrivati ad una diagnosi certa, mentre quelli per i quali si è arrivati ad una diagnosi accurata attraverso i test diagnostici la qualità della vita percepita è risultata migliore. Sarebbe dunque l’incertezza legata alla ricerca della diagnosi definitiva ad incidere pesantemente sul benessere di chi soffre di allergie alimentari.
Un altro fattore che può migliorare le condizioni di vita dei pazienti allergici a determinati cibi è l’abitudine di portare sempre con sé l’auto iniettore di adrenalina, necessario e salvavita nei casi di shock anafilattico. L’avere con se questo strumento indispensabile di primo soccorso riduce il senso di incertezza e impatta positivamente sulla HRQL (Health-Related Quality of Life).
Il test per la misurazione dell’HRQL ha dunque l’importante funzione di indicare qual’è il costo delle allergie alimentari non in termini economici ma di qualità della vita, e consente agli specialisti del settore di conoscere meglio i proprio pazienti e dunque di adottare misure sempre più efficaci e di meglio comunicare ai pazienti le regole di sicurezza per chi soffre di allergie alimentari, in modo da avere un effetto positivo non soltanto sulla patologia ma anche sulla psicologia del paziente.
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