Si può essere allergici all’esercizio fisico? O è solo un modo di dire di chi è pigro e non vuole darsi da fare in palestra? Ecco quattro possibili cause del malessere provocato dall’attività sportiva.
Orticaria colinergica
Si tratta di una forma di orticaria scatenata dall’aumento della temperatura corporea. Oltre che l’attività fisica anche le docce calde, il cibo piccante o l’uso eccessivo di indumenti e coperte possono scatenare i sintomi. Le manifestazioni tipiche dell’orticaria sono i classici puntini arrossati, più piccoli di una puntura di zanzara. In alcuni casi questa patologia può essere associata a sintomi più gravi, come abbassamento della pressione sanguigna e asma.
Asma da esercizio fisico
Una patologia che si manifesta con tosse, fiato corto e respiro sibilante. Molti asmatici vedono un peggioramento dei loro sintomi quando praticano sport o fanno esercizio fisico ma solo una piccola percentuale di persone è affetta da asma da esercizio fisico. In questi casi la pratica dell’attività fisica è l’unica causa scatenante dei sintomi (mentre un normale asmatico generalmente vede comparire i sintomi anche in caso di esposizione ad allergeni, stress, contatto con sostanze irritanti, infezioni virali e altro ancora). Durante l’esercizio fisico in questi soggetti si verifica un broncospasmo che porta alla costrizione delle vie aeree e alla comparsa dei sintomi dell’asma. L’intensità dell’esercizio necessario per scatenare i sintomi varia da soggetto a soggetto, ma certamente quanto più è intensa l’attività fisica tanto più lo saranno i sintomi. Normalmente inoltre si nota un peggioramento dei sintomi subito dopo il termine dell’attività fisica, quando le vie aeree si riscaldano nuovamente dopo essersi raffreddate e “seccate” durante l’attività fisica.
Disfunzione delle corde vocali
Anche la disfunzione delle corde vocali può essere innescata da esercizio fisico (o VCD, Vocal Cord Dysfunction): si tratta di una sindrome che provoca sintomi simili all’asma come risultato di una chiusura anomala delle corde vocali. I sintomi di questa patologia possono includere dispnea, mancanza di respiro e senso di oppressione al petto e al collo. Questa disfunzione può apparire molto simile all’asma, tanto che è stata anche denominata “asma del cavo vocale”. I farmaci per il trattamento dell’asma però non hanno effetto su questa patologia. La VCD può essere innescata in diversi modi, tra cui anche la pratica dell’esercizio fisico. Tra gli altri possibili fattori scatenanti vi sono stress, ansia, contatti con sostanze irritanti o inalazione di profumi forti.
EIA (Exercise-Induced Anaphylaxis), anafilassi da esercizio fisico.
In rare occasioni, si possono avere anche reazioni allergiche gravi in caso di esercizio fisico. La reazione solitamente insorge con sintomatologia di minore entità (prurito, orticaria) e poi può procedere con sintomi più importanti: difficoltà respiratoria (mancanza di respiro o respiro sibilante), problemi circolatori (vertigini, pressione sanguigna bassa) e sintomi gastrointestinali (nausea, vomito e diarrea).
Come suggerisce il nome, questi sintomi compaiono come risultato dell’esercizio fisico, ed a volte compaiono solo se l’esercizio fisico viene effettuato dopo aver mangiato un determinato alimenti (si parla in questi casi di food-dependent exercise-induced anaphylaxis). L’attività scatenante può essere di qualsiasi forma: jogging, tennis, nuoto, camminate o anche faccende faticose come spalare la neve.
Casi di questo tipo sono estremamente rari ma potenzialmente molto pericolosi, pertanto è di massima importanza consultare il medico o l’allergologo.
In tutti i casi, di fronte al manifestarsi di sintomi simili all’asma o di altri sintomi o malesseri in seguito o durante la pratica dell’attività fisica è importante rivolgersi al proprio medico o all’allergologo perché si possa procedere alla formulazione di una diagnosi e dunque alla prescrizione della terapia più adeguata.
Comunque, queste informazioni non devono far pensare che la persona allergica o asmatica non debba o non possa effettuare attività fisica. È anzi vero il contrario, ed ormai dimostrato che l’asma e l’allergia non sono un limite alle prestazioni sportive, come dimostrato dall’elevato numero di atleti olimpionici che raggiungono risultati di livello mondiale nonostante soffrano di queste patologie.
L’obiettivo…è curarle bene!
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