Quasi il 60% delle morti provocate da reazioni allergiche sono causate da medicinali.
Sebbene le allergie alimentari abbiano attirato molto l’attenzione della comunità medica e non, un nuovo studio, pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology indica che i farmaci sono in realtà la causa principale delle morti improvvise legate all’allergia (60% delle reazioni letali imputabili ai medicinali contro un 7% imputabile ad allergie alimentari).
In una reazione allergica, il sistema immunitario reagisce al contatto con un allergene, rilasciando sostanze chimiche che causano i sintomi di un’allergia, come l’orticaria o una sensazione di prurito alla bocca o alla gola. Nelle reazioni gravi, conosciute con il nome di anafilassi, si manifestano sintomi gravi in più del corpo: difficoltà respiratorie, respiro affannoso o gonfiore della gola. L’anafilassi, nei casi più gravi, può essere letale. Per evitare le conseguenze peggiori e bloccare l’aggravarsi dei sintomi è indispensabile una iniezione di epinefrina.
Secondo lo studio, gli Stati Uniti e l’Australia sono i paesi con il più alto tasso di anafilassi nei paesi sviluppati. Per ottenere questi dati i ricercatori, diretti dalla dottoressa Elina Jerschow (direttore del Drug Allergy Center del Montefiore Medical Center e assistente di medicina presso l’Albert Einstein College of Medicine di New York) hanno analizzato i certificati di morte dell’U.S. National Mortality Data Base dal 1999 al 2010, trovando quasi 2.500 morti legate alla anafilassi ed hanno poi cercato di determinare cosa abbia causato la reazione allergica letale.
La causa più comune è stato un farmaco (59% delle morti). Circa il 19% dei certificati di morte non ha specificato una causa scatenante della reazione allergica mentre il cibo rappresentava poco meno del 7% delle morti e un altro 15% delle morti sono dovute alle punture d’insetto
Il medicinale responsabile della reazione allergica non è stato identificato nel 75% delle morti mentre per la restante parte nel 40 per cento dei casi il responsabile è un antibiotico. Tra gli altri farmaci allergizzanti a scatena lo shock anafilattico vi sono poi i mezzi di contrasto utilizzati per gli esami diagnostici e i farmaci chemioterapici.
Dal 1999 al 2010, il numero di reazioni anafilattiche mortali dovute all’uso di farmaci è quasi raddoppiato, secondo i ricercatori. I numeri evidenziati dallo studio non sorprendono il dottor Wally Ghurabi, capo del dipartimento di medicina d’urgenza al Santa Monica-UCLA Medical Center, che spiega: “Se la reazione allergica si verifica all’interno dell’ospedale la situazione può essere considerata sicura, perché i trattamenti salvavita sono a portata di mano. Se invece lo shock anafilattico si verifica a casa è vitale arrivare il prima possibile all’ospedale ed intervenire con un kit di emergenza con epinefrina.”
“I soggetti che sono più a rischio di sviluppare gravi reazioni allergiche, inoltre” spiega il dottore “dovrebbero portare sempre con se i kit di emergenza per l’auto trattamento con adrenalina, prescritti dal proprio medico”.
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