Una dieta senza glutine può avere effetti positivi sui sintomi della orticaria a freddo. A rivelarlo è uno studio condotto presso l’Ospedale Universitario La Paz di Madrid e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Investigational Allergology and Clinica Immunology.
Prima di questo studio era già nota l’associazione tra orticaria da freddo e disordini tiroidei o ematici e tra la malattia celiaca e altre patologie autoimmuni come l’orticaria cronica idiopatica, ma non era mai stato evidenziato il legame tra l’orticaria da freddo e la celiachia.
Presso l’ospedale di Madrid è invece stato studiato il caso di una bambino di tre anni e otto mesi affetto da orticaria locale da freddo, anemia sideropenica (un tipo di anemia caratterizzata dalla mancanza di ferro nell’organismo), rinocongiuntivite causata da allergia al polline, asma e intolleranza ai legumi.
In particolare, i sintomi dell’orticaria e della anemia risultavano persistenti nonostante il bambino fosse stato sottoposto alle terapie standard per queste patologie. Sottoposto ad esami degli anticorpi IgA e a biopsia intestinale, il piccolo paziente è risultato celiaco e di conseguenza è stato sottoposto ad una dieta senza glutine.
Dopo sette mesi di una dieta rigorosamente priva di glutine i sintomi dell’anemia e dell’orticaria sono scomparsi, facendo arrivare i medici alla conclusione che quando l’orticaria da freddo ha un decorso sfavorevole nonostante le terapie standard per questa patologia sia possibile ipotizzare la presenza di celiachia.
Da ora in poi, la celiachia dovrà essere indagata con ancora più attenzione nei soggetti con orticaria da freddo. Ma in assenza di elementi diagnostici certi, non è raccomandabile per questi pazienti iniziare una dieta senza glutine.
Foto: Flickr.comUna dieta senza glutine può avere effetti positivi sui sintomi della orticaria a freddo. A rivelarlo è uno studio condotto presso l’Ospedale Universitario La Paz di Madrid e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Investigational Allergology and Clinica Immunology.
Prima di questo studio era già nota l’associazione tra orticaria da freddo e disordini tiroidei o ematici e tra la malattia celiaca e altre patologie autoimmuni come l’orticaria cronica idiopatica, ma non era mai stato evidenziato il legame tra l’orticaria da freddo e la celiachia.
Presso l’ospedale di Madrid è invece stato studiato il caso di una bambino di tre anni e otto mesi affetto da orticaria locale da freddo, anemia sideropenica (un tipo di anemia caratterizzata dalla mancanza di ferro nell’organismo), rinocongiuntivite causata da allergia al polline, asma e intolleranza ai legumi.
In particolare, i sintomi dell’orticaria e della anemia risultavano persistenti nonostante il bambino fosse stato sottoposto alle terapie standard per queste patologie. Sottoposto ad esami degli anticorpi IgA e a biopsia intestinale, il piccolo paziente è risultato celiaco e di conseguenza è stato sottoposto ad una dieta senza glutine.
Dopo sette mesi di una dieta rigorosamente priva di glutine i sintomi dell’anemia e dell’orticaria sono scomparsi, facendo arrivare i medici alla conclusione che quando l’orticaria da freddo ha un decorso sfavorevole nonostante le terapie standard per questa patologia sia possibile ipotizzare la presenza di celiachia.
Da ora in poi, la celiachia dovrà essere indagata con ancora più attenzione nei soggetti con orticaria da freddo. Ma in assenza di elementi diagnostici certi, non è raccomandabile per questi pazienti iniziare una dieta senza glutine.
Foto: Flickr.com