Lo shock anafilattico è una reazione allergica grave e potenzialmente mortale, se non vengono messe in atto in maniera tempestiva le terapie di emergenza necessarie. Ecco come riconoscere una reazione anafilattica e cosa è necessario fare per intervenire.
Sintomi di uno shock anafilattico
Una reazione anafilattica si manifesta con la comparsa di pomfi pruriginosi, prurito e gonfiori di mani, piedi, palpebre o mucosa della bocca, lingua e labbra. Frequente anche la presenza di disturbi respiratori, attacchi di tosse, senso di affanno, disturbi gastrointestinali (come vomito e crampi addominali), vertigine e mancanza di forze.
Cosa fare in caso di shock anafilattico
La prima cosa da fare, qualora sia possibile, è naturalmente interrompere il prima possibile il contatto con l’allergene: in caso di allergia alimentare occorre togliere i resti di alimento dalla bocca, sputare o non deglutire il boccone mentre in caso di allergia al veleno di insetto occorre estrarre immediatamente il pungiglione.
Un’altra azione da compiere immediatamente è iniettare l’adrenalina attraverso l’apposito auto iniettore prescritto dal medico (simile a quello mostrato nell’immagine) e, se disponibili, assumere i farmaci per le emergenze prescritti dal proprio medico.
È inoltre importante allertare immediatamente i soccorsi e allentare gli indumenti stretti, che possono costringere o comprimere il torace o le vie respiratorie.
Se la persona che ha avuto la reazione allergica è ancora cosciente aiutiamola ad assumere una posizione comoda. In caso di affanno e senso di vomito meglio assumere una posizione seduta ma dritta mentre se il rischio è quello di shock la posizione ideale è quella sdraiata supina con le gambe rialzate. Se invece la persona che stiamo soccorrendo avesse persono conoscenza sistemiamola in posizione laterale di sicurezza: sdraiata su un fianco, la gamba superiore piegata, testa leggermente indietro e corpo stabilizzato con le braccia.
Se si interviene efficacemente e si impiega l’autoiniettore di epinmefrina (adrenalina) lo shock anafilattico non conduce a gravi conseguenze, ma occorre sempre tenere a mente che si tratta della forma più grave di reazione allergica e che è potenzialmente mortale: allertare immeditamente i soccorsi ed eseguire queste semplici manovre di assistenza può salvare la vita di una persona.
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