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Asma e sovrappeso: legame a doppio filo

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Tra I fattori di rischio per lo sviluppo dell’asma o per un peggioramento dei suoi sintomi c’è anche il peso eccessivo. E non è affatto necessario rientrare tra i casi di obesità: un aumento di anche sole tre unità nell’indice di massa corporea (un indice standardizzato che si calcola dividendo il peso corporeo in Kg per il quadrato dell’altezza espressa in metri, ad esempio 75 Kg / (1,75 m)2 = 24,5) espone ad un aumento del 35% del rischio di sviluppo di asma.

Non solo: ogni unità in più nell’indice di massa corporea causa un aumento nella iperreattività bronchiale, una delle caratteristiche dell’asma.

Naturalmente, questo legame è ancor più forte nei soggetti obesi, tra cui l’incidenza dell’asma è maggiore di 1,47 volte rispetto alla popolazione normopeso.

Quello tra asma e obesità è un legame a doppio filo: da un lato l’obesità influisce negativamente sulla funzionalità bronchiale e rende più difficoltosa la respirazione, causando il peggioramento di sintomi dell’asma come costrizione toracica, broncospasmo e dispnea. D’altro canto anche l’asma influisce negativamente sull’obesità, sia perché spesso è associata con una minore attività fisica e sia perché spesso vengono prescritti per il trattamento dell’asma steroidi orali che possono comportare un aumento del peso.

È dunque appurato che l’aumento di peso o una condizione di obesità favorisce l’insorgenza o il peggioramento dell’asma bronchiale. Una equipe medica di ricercatori dell’Università di Ottawa, in Canada, si è però occupata di verificare se esiste anche un legame in positivo, ovvero se una significativa perdita di peso possa portare a un miglioramento dell’asma bronchiale.

Il team di ricercatori ha quindi confrontato due gruppi di soggetti asmatici e obesi: un primo gruppo è stato sottoposto a dieta ipocalorica ed ha perso mediamente sedici chili nel corso di tre mesi mentre il secondo gruppo non ha seguito nessun particolare regime alimentare. Tra gli appartenenti al primo gruppo stato possibile rilevare un significativo miglioramento della funzionalità respiratoria e una minore necessità di farmaci, tutti benefici non riscontrabili nel secondo gruppo, non sottoposto a dieta.

Seguire una dieta equilibrata e perdere i chili in eccesso, mantenendo nel tempo il proprio peso forma è dunque una efficace strategia per prevenire l’asma bronchiale o per ottenere un miglioramento dei sintomi, oltre che, naturalmente, per ottenere una vita sana e di qualità.

Foto: Flickr.com

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Allergologo, appassionato di allergologia e Allergy Blogger. Lavoro tra Firenze, Pistoia e Lucca. E cerco di fare del mio meglio per arrivare sempre alla soluzione del problema!
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