Con una Esposizione Universale dedicata all’alimentazione non poteva essere ignorato il tema delle allergie (alimentari e non), che con l’alimentazione è strettamente correlato. Si è tenuto dunque domenica 31 maggio presso il Conference Center di Expo Milano 2015 la conferenza “AllergEat-l’allergia tra le malattie non trasmissibili: il paradosso dell’abbondanza” organizzata dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Tra i relatori presenti Alessandro Fiocchi, direttore di Allergologia del Bambino Gesù, Ruby Pawanka, past-president della World Allergy Organization e professoressa di Allergologia alla Nippon Medical School di Tokyo e Hania Szajewska, presidente del Dipartimento pediatrico della Medical University di Varsavia. A questo link è disponibile il programma del convegno con tutti i dettagli.
Durante il convegno è stata proposta una riflessione sul tema delle disuguaglianze sociali come generatrici di patologie, tra cui anche l’allergia. Le patologie allergiche infatti colpiscono soprattutto i Paesi più ricchi dove le disuguaglianze sociali e lo stress sono maggiormente presenti.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of Allergy and Clinica Immunology” infatti la disuguaglianza influenza fortemente l’andamento delle malattie allergiche. I soggetti che vivono in Paesi con un ampio divario tra ricchi e poveri ha quindi una maggiore probabilità di sviluppare allergie, soprattutto asma.
Secondo le stime della World Bank l’Italia ha un indice di disuguaglianza di 35.5 e un numero di asmatici pari al 9% della popolazione. Guardando all’estero i dati più preoccupanti arrivano dagli Stati Uniti, con un indice di disuguaglianza di 41.1 e il 24% di asmatici, e dal Brasile, con un indice di 53.1 e il 23% di asmatici presenti.
Foto: Expo2015.org