Se nei casi più comuni, sono allergeni alimentari o punture di insetti a provocare degli shock anafilattici, esistono delle eventualità di anafilassi indotte da esercizio fisico (AdS, Anafilassi da Sforzo). Si tratta di un fenomeno relativamente poco comune: si calcola ricorra in una forchetta che si colloca tra il 5% e il 15% dei casi complessivi di anafilassi. Non va però sottovalutato, in quanto può provocare reazioni molto gravi.
Quando si manifesta e in quali soggetti
Come detto, in questo caso l’anafilassi può derivare da un esercizio fisico intenso (come la corsa a piedi), ma sono stati registrati casi di shock anafilattico anche in persone che stavano semplicemente camminando o facendo del giardinaggio.
Non ci sono categorie di persone più soggette di altre e l’AdS interessa quindi indifferentemente maschi e femmine, di qualsiasi età, anche se va sottolineato come la frequenza diminuisca al crescere dell’età.
La sintomatologia
I sintomi sono per lo più gli stessi che si osservano nel caso di anafilassi da cause alimentari: difficoltà respiratorie, crampi addominali, vomito, orticaria, abbassamento repentino della pressione arteriosa.
Anche se nella maggior parte dei casi, i sintomi si manifestano dopo circa una mezzora dall’inizio dell’attività fisica, può succedere che l’anafilassi sopraggiunga in qualsiasi momento dello sforzo ed anche una volta terminato: da una o due ore fino a 24 – 48 ore dopo l’attività.
Sforzo fisico, ma non solo
Se lo sforzo fisico è l’elemento che scatena la reazione anafilattica, alla base sono stati riscontrati dei fattori e delle condizioni che la favoriscono ulteriormente.
È infatti più probabile riscontrare l’AdS dopo l’assunzione di alcuni alimenti, di alcuni farmaci o, per le donne, durante il ciclo mestruale.
In particolare, tra il 30 e il 50% dei casi osservati fino ad oggi, l’AdS si accompagna all’ingestione di alimenti, a cui il soggetto non risulta però allergico (si parla in questo caso di anafilassi indotta da esercizio fisico e ingestione di alimenti): molti allergeni finora si sono dimostrati in grado di innescare questo tipo di reazione (molluschi, grano, uvetta, noci, pesche, riso, pomodori, latte, mais, carne di maiale, cipolla, funghi, …).
Per ora vi, sono solo delle ipotesi per spiegare questa reazione estrema dell’organismo. Si pensa ad esempio che l’esercizio fisico possa modificare la permeabilità dell’intestino, consentendo così all’allergene di circolare più liberamente nel corpo.
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