Un’allergia particolare: il lattice
Un’allergia di cui forse non si parla molto, ma che ha comunque conseguenze fastidiose per chi ne soffre, è quella al lattice. Tuttavia, non tutte le reazioni verso il latice (o latex, o lattice che dir si voglia) sono da considerarsi di tipo allergico e neppure tutte sono pericolose. Capiamo meglio…
Il lattice: origine e lavorazione
Il lattice è una sostanza naturale ricavata in particolare dall’Hevea brasiliensis, più noto forse come albero della gomma o del caucciù
Il lattice nel 90% dei casi viene trattato ad alte temperature e con questo processo di vulcanizzazione è impiegato ad esempio, per la realizzazione di pneumatici o delle suole delle scarpe.
Nel rimanente 10% dei casi il lattice subisce un trattamento chimico e viene utilizzato nella produzione di guanti, preservativi, palloni, …
Alcune proteine presenti nel lattice perdono alcune loro proprietà ad alta temperatura, mentre le mantengono anche a seguito del trattamento chimico. Quindi, se le suole delle scarpe non sono allergizzanti, lo possono invece essere palloncini, preservativi, guanti ed altri prodotti.
Quali sono i sintomi dell’allergia al lattice?
Distinguiamo due tipi di reazioni al lattice
La reazione allergica IgE mediata
In presenza di IgE che riconoscono specificamente gli allergeni del latice, il contatto con questo allergene provoca orticaria (placche cutanee rosse, che prudono o pungono, di comparsa immediata dopo il contatto con la sostanza), rino-congiuntivite o asma (starnuti, naso che cola, occhi arrossati, difficoltà respiratorie), fino all’anafilassi (insieme di sintomi cutanei e respiratori importanti che possono accompagnarsi ad un calo repentino della pressione arteriale).
In alcuni casi, l’allergia al lattice può accompagnarsi ad allergia a frutti (soprattutto esotici) come banana, avocado, castagna, kiwi.
La dermatite da contatto
L’anticorpo IgE in questo caso non è chiamato in causa. Questa reazione si manifesta solitamente da uno a quattro giorni dopo un contatto prolungato (da minuti a ore) con il latice e provoca reazioni cutanee tipo eczema. Sembra che la causa sia da ricercare più che altro nei prodotti chimici utilizzati per il trattamento del lattice.
La dermatite da irritazione
Non si tratta di una vera e propria allergia, ma più che altro di una reazione cutanea (pelle rossa, secca, irritata) dovuta ad un contatto prolungato con il lattice, con la polvere contenuta nei guanti, ed alla ridotta traspirazione della pelle stessa.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi dell’allergia al latice viene effettuata dall’allergologo basandosi sui segni e sui sintomi sviluppati a seguito del contatto con la sostanza. La conferma si avrà poi dalle prove allergologiche (cutanee e/o su sangue) volte a determinare la presenza di IgE specifiche.
Chi è consapevole di soffrire di questa allergia dovrà evitare il contatto con prodotti a base di lattice (informandosi preventivamente sulla composizione). In caso di reazioni di intensità media o grave da esposizione accidentale, l’allergologo potrà prescrivere un’auto iniettore di adrenalina.
L’informazione, come sempre, è fondamentale per consentire al soggetto allergico di vivere tranquillamente e senza l’ansia di incorrere in situazioni a rischio.
I prodotti a base di lattice sono i guanti (per uso medico e per uso privato), palloncini e palloni, preservativi, ciucci per bambini, varie forniture mediche e di ortodonzia. Per ognuna di queste categorie di prodotti, tuttavia, oggi esistono alternative senza latice (latex-free).
È quindi importante che il soggetto allergico al latice, quando si reca in ospedale (e non solo in sala operatoria) e dal dentista, avvisi il personale medico della propria allergia.
Va detto infine che vinile, poliuretano, silicone, ed altri prodotti sono delle valide alternative al lattice.
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