La Regione Toscana ha appena varato un provvedimento su proposta dell’assessore Daniela Scaramuccia che punta a focalizzare l’attenzione su tutte quelle norme igieniche, ambientali e comportamentali che possono aiutare a prevenire l’insorgenza di asma ed allergie nella popolazione scolastica. L’asma bronchiale è infatti riconosciuta una “malattia sociale” già dal 1999, ed insieme alla obesità è la patologia cronica più diffusa nell’infanzia. Come se non bastasse, la rinite allergica in Italia ha mostrato un forte e costante aumento negli ultimi 5 anni, del 5%, e se il trend dovesse mantenersi, nel 2020 ben il 50% dei bambini ne sarà affetto. In età pediatrica sono frequenti anche le allergie alimentari: in Italia interessano il 6-8% dei bambini al di sotto dei tre anni e il 4% dei bambini in età scolare. In crescita i piccoli allergici alla gomma di latice.
La delibera è l’applicazione toscana di un accordo (“Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma“) sancito fra Governo, Regioni ed Enti Locali: riporta indicazioni dettagliate per minimizzare i fattori di rischio indoor per asma e allergie.
“Studiare in un ambiente confortevole, igienico e sicuro è un diritto fondamentale dello studente”. Lo stabilisce da 16 anni la Carta dei servizi scolastici. Il documento indica una dozzina di misure di profilassi a carattere generale da effettuare nelle scuole: favorire ventilazione e ricambio d’aria; asportare ogni giorno la polvere da banche e cattedre; aspirare ogni settimana aule e corridoi con aspirapolvere “dotati di filtri ad alta efficienza”; effettuare pulizie ambientali più accurate nella stagione pollinica; sottoporre a sanificazioni periodiche anche gli strumenti di gioco; evitare nelle aule carte da parati, tappeti, moquette, tendaggi; evitare l’accumulo di libri e giornali; limitare la presenza di armadietti; appendere i cappotti all’esterno delle aule; ricoprire di plastica poster e fogli di lavoro per facilitarne la pulizia; evitare di tenere in classe piante ornamentali; mantenere la temperatura ambiente intorno ai 18-20 gradi; assicurare una corretta manutenzione di impianti di riscaldamento e condizionamento.
Misure specifiche vengono indicate per contrastare gli acari: dove sono presenti lettini per bambini, materassi e cuscini vanno ricoperti con fodere antiacaro, i lettini esposti alla luce del sole, l’aria cambiata spesso.
Per insegnanti e studenti un doppio consiglio: non andare a scuola con gli stessi abiti venuti a contatto con cani o gatti; evitare la presenza di animali a scuola. Dei cani ma soprattutto dei gatti preoccupano, in particolare, pelo e saliva. Misure specifiche sono dettate se, a scuola, è segnalata la presenza di persona allergica al lattice (materiale presente in più di 40 mila prodotti di uso quotidiano): per distribuire i pasti, ad esempio, vanno usati guanti in vinile o in polietene.