La dermatite atopica è una patologia infiammatoria cronica della cute, che si caratterizza per la comparsa di prurito, lesioni eczematose, pelle secca (xerosi) e ispessimento cutaneo (lichenificazione). La distribuzione delle lesioni cutanee eczematose varia a seconda dell’età: nel neonato principalmente sulle guance e sulla superficie estensoria dei gomiti e delle ginocchia; nel bambino piccolo si ha il progressivo interessamento del collo, delle mani e dei piedi; nel bambino più grande è tipico coinvolgimento predominante del volto e delle superfici flessorie di gomiti e ginocchia; nell’adulto si hanno più spesso lesioni diffuse con particolare coinvolgimento del tronco.
La dermatite atopica è piuttosto frequente, soprattutto nell’infanzia. Si stima che 1-2 bambini su 10 ne soffrano; tale dato scende a circa 3 su 100 per quanto riguarda gli adulti.
La dermatite atopica spesso si associa ad altre patologie allergiche, quali asma bronchiale, rinocongiuntivite o allergia alimentare. Difatti nell’80% dei casi la dermatite atopica si associa a sensibilizzazione allergica nei confronti di allergeni ambientali o alimentari (dermatite atopica cosiddetta “estrinseca”), mentre nel 20% dei casi non si ha riscontro di IgE specifiche (dermatite atopica cosiddetta “intrinseca”).
La terapia della dermatite atopica è stata trattata in un precedente post, così come una panoramica sui fattori ambientali e non che possono determinare un peggioramento dei sintomi.